Un problema che affligge molti agricoltori: l’oidio
Un problema che affligge molti agricoltori: l’oidio
Un problema che affligge molti agricoltori, sia professionisti che amatoriali, è l’oidio, una malattia fungina che colpisce molte piante orticole, come pomodori, peperoni, melanzane, zucchine, carciofi, fragole, ecc, ma anche viti e alberi da frutto in generale.
I sintomi dell’oidio sono caratteristici: sulle foglie compaiono macchie bianche, polverulente, che poi si estendono fino a ricoprire tutta la foglia e che hanno un caratteristico odore da fungo e, se non riusciamo a bloccare l’infezione, si arriva al disseccamento del frutto fino a causare gravi danni alle piante arrivando addirittura, in alcuni casi, alla loro morte.
Esistono diversi metodi di prevenzione dell’oidio e tra questi, i più efficaci sono quelli naturali come l’estratto di Equiseto che sfruttando la sua ricchezza in in flavonoidi, saponosidi, alcaloidi e silicati sotto forma di silice ispessisce la parete vegetale inibendo lo sviluppo di malattie fungine; la zeolite di polvere di roccia Diabase che con il suo grande potere assorbente asciuga le foglie e crea una pellicola sulla superficie vegetale che protegge e rallenta l’attacco fungino; oppure il bicarbonato di sodio che rendendo più alcaline le foglie del vegetale, le rende inospitali al fungo e si applica in soluzione con acqua con un vaporizzatore.
Questi rimedi sono efficaci se applicati in modo precoce, appena si notano i primi sintomi dell’oidio.
Per prevenire la diffusione della malattia è importante eliminare le foglie infette e cercare di mantenere un buon ricircolo dell’aria tra le piante evitando di piantarle troppo vicine. Se la malattia è molto diffusa, può essere necessario ricorrere a trattamenti a base di zolfo in polvere o liquido.